È ormai diventata di fondamentale importanza, sia per tutte le aziende, italiane e non, che soprattutto per i consumatori, il Digital Trust. All’apparenza vocabolo elitario e ai più sconosciuto, il Digital Trust rappresenta, in realtà, una condizione essenziale per le nostre attività digitali quotidiane.
Scopriamo insieme il significato di Digital Trust, il suo impiego, le innovazioni e le applicazioni per le Aziende Italiane.
Significato Digital Trust
La definizione di Digital Trust non è poi così lontana dal suo significato letterale. Traducendo letteralmente, infatti, avremo la “fiducia digitale” che esprime al meglio il vero significato del Digital Trust.
Fiducia! Essenzialmente è proprio questa parola che trasferisce in maniera corretta il significato di Digital Trust: fiducia nella digitalizzazione.
Per Digital Trust si intende, quindi, la fiducia che il cliente (soprattutto il pubblico cittadino) ripone nelle capacità di un’organizzazione (sia privata che pubblica) di gestire i propri dati, garantendo sicurezza e legalità.
Fiducia nel digitale
La fiducia di cui si è parlato riguarda, quindi, la fiducia nel digitale. Il digitale e la digitalizzazione dei processi devono, infatti, essere approcciati in termini di certezza e sicurezza, affinché il cliente possa sentirsi tutelato e riporre la propria fiducia nei processi digitali.
Certezza e sicurezza devono essere intesi come sinonimi, proprio per il fatto che entrambi i termini riguardano il senso stesso della fiducia nel digitale. È fondamentale, infatti, ai fini del Digital Trust, che il cliente abbia la certezza che i propri dati siano trattati in assoluta sicurezza.
Vi è una piccolissima differenze tra certezza e sicurezza che, però, per essere esplicata necessita di una previa attenzione a quelle che sono le norme che riguardano la digitalizzazione dei processi.
Normative nella digitalizzazione
Il Digital Trust comprende anche la compliance digitale, ovvero avere la certezza che ciò che riguarda i processi digitali sia tutelato dalle specifiche norme che regolano il digitale.
La compliance digitale deve, pertanto, seguire quelle che sono definite come best practice: leggi, sia italiane che europee, che riguardano nello specifico i processi digitali. Nello specifico si sta parlando dei regolamenti:
- eiDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) che regola le interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese pubbliche e private, incrementando la sicurezza e l’efficacia dei servizi elettronici nell’Unione Europea;
- Linee Guida AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) che hanno l’obiettivo di regolamentare e tenere aggiornato il quadro normativo e tecnologico sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici;
- CAD (Codice Amministrazione Digitale) il testo unico che riunisce e organizza le norme riguardanti l’informatizzazione della Pubblica Amministrazione nei rapporti con i cittadini e le imprese.
Perché è importante il Digital Trust per le aziende
Perchè, quindi, è importante il Digital Trust per le aziende?
Essendo fondamentale il fatto che il cliente, in primis, debba sentirsi tutelato dalle aziende a cui affida i propri dati digitali, certezza e sicurezza risultano essere gli asset fondamentali nei processi di digitalizzazione.
La differenza tra certezza e sicurezza, a questo punto, può essere spiegata. Per certezza si intende la certezza assoluta che i processi digitali, e di conseguenza i dati e documenti digitali, abbiano valenza legale; essi devono, infatti, rispettare le norme esposte in precedenza.
La certezza di agire nella legalità assicura quella che è la sicurezza dei dati e dei documenti trattati dalle aziende.
Il Digital Trust per le aziende, quindi, assicurerà i principi di certezza e sicurezza che il cliente richiede, assicurandosi così anche la sua fiducia del cliente stesso.
Certezza e sicurezza dei dati
Tolta la piccolissima differenza tra i termini certezza e sicurezza, possiamo adesso affermare che i due termini sono indissolubilmente legati l’uno all’altro.
Se il concetto di certezza è incentrato essenzialmente su quello di essere “certi” che i propri dati siano sicuri, va da sé che si avrà la garanzia della sicurezza dei propri dati digitali.
Pertanto: avere un dato certo corrisponde all’avere la garanzia che il dato sia anche sicuro. Certezza e sicurezza fanno così parte del concetto stesso di Digital Trust.
Esempi di Digital Trust
Arrivati a comprendere, a livello teorico, perché il Digital Trust sia fondamentale per le Aziende Italiane, capiamo, nel concreto, il suo impiego.
Certezza e sicurezza, nelle operazioni digitali “quotidiane”, o comunque più diffusi, vengono garantite da servizi quali:
- le firme elettroniche e la firma digitale;
- la PEC (Posta Elettronica Certificata);
- la conservazione digitale;
- le operazioni che riguardano la sicurezza della privacy;
- in generale tutti i processi di digitalizzazione supportati dalle best practice.
Tutti questi servizi, e le tecnologie che li supportano, fanno parte del concetto di Digital Trust, atta a garantire la fiducia nella digitalizzazione.
Tale fiducia viene sempre garantita dal rispetto delle norme, sia italiane che europee, nate appunto per regolare le operazioni digitali.
Gestire i dati attraverso gli elementi di Digital Trust
È ormai chiaro che il Digital Trust nasce dall’esigenza di avere la sicurezza che i propri dati digitali siano tutelati e normativizzati, al fine di poter svolgere le operazioni digitali con il più alto grado di sicurezza possibile.
Nel mondo digitale, il “dato” (esclusivamente digitale) può essere un semplice documento o un record all’interno di un sistema informativo, ovvero una qualsiasi informazione digitale che si trovi nel suddetto sistema e che lo attraversi.
Un qualsiasi dato digitale risponde al Digital Trust quando viene trattato secondo termini di:
- Certezza;
- Sicurezza;
- Fiducia;
- Normatività;
- Legalità.
I pericoli della digitalizzazione senza Digital Trust
Dimostrata l’efficacia e l’importanza della fiducia digitale, ci converrà sapere quale sono i pericoli dell’agire senza il Digital Trust.
Uno dei primi pericoli è sicuramente quello di muoversi verso una digitalizzazione che non garantisce i principi base della sicurezza e della certezza, con il risultato di lavorare con dei dati che non risultano essere “legali”.
La non legalità dei dati digitali, non solo rende questi ultimi non sicuri e quasi inutili, ma soprattutto non garantisce quella innovazione che il digitale in quanto tale si pone come obiettivo da raggiungere.
Non garantire la legalità dei dati rende tutto il processo della digitalizzazione non solo inutile, ma anche pericoloso.
L’unica via possibile per le aziende è quella di adottare, sempre, una solida e comprovata tecnica di Digital Trust.
Chi è il Digital Trust Expert
Al fine di guidare le imprese verso una digitalizzazione all’insegna del Digital Trust, si sta affermando sempre di più la figura del Digital Trust Expert.
Quella del Digital Trust Expert è una figura che, grazie alle proprie competenze, modelli e metodologie, accompagna e guida le aziende verso la corretta e sicura digitalizzazione dei processi.
Il Digital Trust Expert protegge, anche sul piano contrattuale e assicurativo, le aziende che assiste da situazioni come:
- la non conformità e i buchi normativi presenti all’interno dei flussi documentali e degli automatismi, che sono l’elemento fondante per una digitalizzazione legale e sicura, nonché per una deburocratizzazione degli uffici (in questo modo, nessun ente di controllo, o tribunale, potrà mai contestare la conformità, l’integrità e la validità dei documenti);
- l’impiego di metodologie errate nell’interpretazione e nell’applicazione delle regole dell’eiDAS, del CAD e dell’AgID;
- un cattivo uso delle metodologie per processare documenti digitali in modo automatico, che possono portare rallentamenti nelle automazioni.
Il Digital Trust Expert è una figura essenziale che garantisce quegli asset fondamentali di certezza e sicurezza, ormai indispensabili in qualsiasi campo dell’evoluzione digitale.